Bamako

Oggi finalmente sveglia tardi ma giornata senza grandi note.

Alle 9:30 partiamo dall’albergo per andare all’Ambasciata Nigeriana per i visti. Circa due ore per predisporre i documenti e consegnarli; i visti saranno pronti per le due (non potevamo sperare di meglio).

A pranzo tortellini con lo speck magistralmente preparati da Gianpi con l’aiuto di Giorgio e Ciro.

Nel pomeriggio portiamo Giuditta da un improbabile “esperto di aria condizionata”. Una baracca sotto gli alberi attorno ad altre baracche di meccanici.

Il tipo tira fuori due manometri scassati e un compressore sgangherato e mette sotto pressione l’impianto. Quindi, armato di pennello e acqua saponata, si mette alla ricerca della perdita che ha scaricato l’impianto. La individua in una specie di sensore (credo sia quello di rilevamento del ghiaccio).

A quel punto mi chiedo se mai troverò il pezzo di ricambio ma subito lui mi rassicura. Manda il suo giovane aiutante dentro la baracca e questo, cercando in mezzo ad un mucchio di ferraglia arrugginita, trova una “cosa” che assomiglia al mio sensore.

Sono perplesso, ma una volta montato la perdita non c’è più e soprattutto, una volta rimesso il gas refrigerante, l’impianto ricomincia a funzionare anche meglio di prima. Non morirò più di caldo!!!

Più tardi andiamo al mercato dell’antiquariato. Per arrivarci con il taxi ci respiriamo lo smog di tutta la città (terribile) e ci facciamo un pezzo di strada a piedi perchè il taxista neanche sapeva dove era. Il mercato si sviluppa in una serie di stradine strette e buie. Non è male ma i venditori sono molto insistenti (dicono di non vedere turisti da molto tempo).
Giorgio e Ciro durano poco e decidono di tornare in albergo. Io, Guia e Gianpi facciamo un po’ di acquisti trattando ad un decimo del prezzo richiesto inizialmente e quindi molliamo anche noi perchè ormai è buio e il luogo non sembra raccomandabile.
Cena al Bla Bla. Un locale strano pieno di colori e musica dove troviamo molti stranieri.

All’una di notte decido di prendere un taxi per andare a prendere Paolo all’aeroporto.
Sarà il mio nuovo compagno di viaggio per i prossimi quindici giorni.
A letto alle 2:30. Domani avrò un sacco di sonno.