Oggi partenza presto; alle 6:45 siamo già sui mezzi per evitare il caotico traffico della città.
Obiettivo: il confine tra Mali e Burkina Faso.
La strada è buona, poche buche sull’asfalto ed un paesaggio con una vegetazione ricca e rigogliosa. Alle 14:30 siamo già al confine. Con nostra grande soddisfazione scopriamo che in questa parte dell’Africa la burocrazia è molto più veloce dell’area di influenza araba e così in non più di un’ora chiudiamo i permessi maliani e apriamo quelli del Burkina.
Da qui il viaggio prosegue su piste, anche qui, rovinatissime dall’acqua e in alcuni punti fangose e piene di pozze ma in compenso inserite in un contesto naturale bellissimo.
Terreno rosso argilla, piante verdi di tutti i tipi, alberi imponenti che in alcuni punti coprono la vista del cielo.
Ogni tanto compare un villaggio di bellissime capanne di fango e dove i bambini fanno grande festa al nostro passaggio. Anche gli adulti non mancano mai di salutare e spesso si alzano quasi in segno di rispetto.
Subito la popolazione ci risulta simpaticissima e così con Paolo incominciamo a distribuire caramelle.
Avreste dovuto vedere le facce di quei bambini, uno spettacolo commovente; felici come non ho mai visto nessuno. Era impossibile fotografarli perché eravamo in ritardo e non avevamo il tempo di scendere dai mezzi ma domani ci provo; devo farveli vedere.
Arriviamo ormai con il buio al campeggio dove passeremo la notte.
Dopo cena, se pur stanchi, con Paolo decidiamo di tirar fuori dalla bagagliera i palloni di Federica per regalarli domani.
Non possiamo immaginare come reagiranno quei bambini già felicissimi per una semplice caramella. Questo pensiero ci accompagnerà fino al sonno e domani vi racconteremo.