Verde Camerun

All’alba partenza per la frontiera tra Nigeria e Camerun. Ottimo asfalto fino al primo posto di polizia (non ci speravamo troppo), ed anche qui confermata la gentilezza di tutti verso i turisti: ci hanno accolto con un sorriso; ci hanno chiesto se ci è piaciuta la Nigeria; ci hanno invitato a tornare. Dovremo farlo di sicuro per visitarla e fare giustizia di tutto quanto di brutto ci avevano raccontato.
Passiamo un piccolo ponte e siamo in Camerun. Incredibile come il territorio possa cambiare solo passando dall’altra parte di un fiume. Una vegetazione fittissima avvolge il sentiero di fango che dobbiamo percorrere per raggiungere la postazione della polizia e la dogana.
Qui, mentre registrano i nostri dati sul loro sgualcito registro dei turisti, cerco di spiare le nazionalità di chi ci ha preceduto: a ottobre uno dal Giappone ed uno dagli USA, nei mesi prima tre australiani e due inglesi.
Dopo neanche mezzora abbiamo finito tutte le procedure e possiamo ripartire. Riprendiamo il sentiero fangoso e dopo poco incominciamo a capire che passare quel territorio sarà impegnativo. Sulla pista solchi profondi anche più di un metro nel fango viscido. La situazione in realtà ci esalta; troppo facile per i nostri mezzi viaggiare su piste piatte o addirittura su asfalto. Finalmente si fa sul serio. Inseriamo il 4×4 e ci buttiamo sul percorso. Sia Giuditta che GoGo viaggiano senza problemi in quella montagna di fango ma dopo poco la prima sorpresa. Dei pazzi locali si sono avventurati sul percorso con delle normalissime auto berlina per di più “scassone” e stracariche. Ovviamente si sono bloccati nel bel mezzo della pista bloccandoci ogni possibilità di passare. Stanno scavando per sbloccare l’auto ma l’operazione non è semplice. Mi offro di andare a spingerli ma, niente da fare, preferiscono fare da soli. Alla fine tra questo ed altri punti critici ci perdiamo più di un’ora di attesa. Anche questo fa parte dei viaggi in Africa.
Più avanti la pista migliora ma il paesaggio resta stupendo: vegetazione ricchissima di alberi di vario tipo alcuni altissimi dal fusto dritto come pali. Anche quando prendiamo l’asfalto il Camerun si caratterizza per il verde. Incominciamo a salire di quota e troviamo foreste di palme. Arriveremo fino a 2.000 m di altitudine con temperature di 20 gradi che avevamo dimenticato da tempo. Spesso l’asfalto è rovinato ed anche qui i cantieri lungo le strade sono molti e così alla fine decidiamo di fermarci a circa 250km dalla capitale Yaounde dove arriveremo domani.

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