Finalmente ce l’ho fatta; per la prima volta uno dei miei figli, Nicolò il maggiore, è venuto in uno dei miei viaggi in Africa.
Non sapevo se gli sarebbe piaciuta ed anche adesso esprimere un giudizio definitivo è prematuro ma sicuramente l’esordio è stato esaltante.
Fin dai primi chilometri Nicolò ha dimostrato interesse e stupore per tutto. Avrà scattato almeno un centinaio di foto: prima il traffico e la gente della grande N’Djamena e poi i paesaggi, le persone, gli animali.
Lungo il bellissimo percorso di 500km verso Abèchè abbiamo visto scene di vita quotidiana di una popolazione che si è dimostrata subito cordiale e sorridente.
Non la smettevamo più di salutare tutti coloro che incrociavamo per la soddisfazione di vederli sbracciarsi per rispondere sorridenti al nostro saluto. Donne su asinelli vestite con sgargianti abiti rossi. Ragazze al seguito di mandrie di Zebù senza rinunciare ai loro ornamenti ed abiti tradizionali. Uomini vestiti di bianco al galoppo su piccoli cavalli arabi. Una carovana di nomadi in movimento su dromedari dotati di strani baldacchini per proteggere donne e bambini dal calore del sole. Bambini che giocano in grandi pozze d’acqua lasciate dall’appena concluso periodo delle piogge. Uno stormo di centinaia di cicogne che si alza in volo al nostro arrivo.
Quando abbiamo potuto ci siamo fermati ed abbiamo iniziato a donare i regalini che Nicolò ha appositamente portato dall’Italia. Che sorrisi stupiti quando hanno ricevuto gli orsetti o le macchinine. Di fronte ad un chupa chups un bimbo ha provato a soffiare dentro al bastoncino; che tenerezza, avrà pensato che quella cosa tonda fosse un palloncino.
E così è passata la nostra prima giornata in giro per il Chad.
Non male come inizio !!!
🙂