È stata dura ma lo spettacolo del cratere del Trou du Natron val bene 10 ore di salti e buche su pietraie che ogni tanto sembravano invalicabili.
Ci aspettavamo il classico vulcano a forma di cono tronco rovesciato e ad ogni nuova montagna che avvistavamo rimanevamo delusi quando la guida ci diceva che non era lui. Poi, poco dopo le previste 5 ore di salti tra le rocce, improvvisamente scorgiamo il fronte di un cratere che sprofonda sottoterra. Siamo a più di 2000 metri e praticamente siamo sulla cima del vulcano. Il diametro sarà di almeno 4km (abbiamo fatto una stima ad occhio) e la profondità di 400 metri. Il fronte è a picco su tutta la circonferenza; sul fondo tre cumuli di rocce nere di cui uno con la tipica forma di vulcano, attorno una strana “polvere” bianca. Guardando attentamente scorgiamo cespugli e acace, tra queste un pastore con delle capre.
Lo spettacolo è maestoso.
Restiamo li per un po’ ad ammirare e fotografare. Quindi un veloce pranzo sul ciglio del cratere ed è già ora di tornare.
Altre 5 terribili ore di salti e buche ci attendono per arrivare ai nostri comodi mezzi prima che faccia buio.