23 anni in Chad

È arrivato ventiduenne, tornerà ventitreenne; oggi è il compleanno di Nicolò. Per festeggiare, aperitivo con speck, olive verdi e nere, misto salato, il tutto “innaffiato” con il nostro ormai classico schweppes e aperol.
A cena spezzatino della mamma di Gianpi e purè, tanto purè (abbiamo scoperto che Gianpi per utilizzare tutto il litro di latte che aveva aperto ha usato 3 confezioni da 4 persone… ma noi siamo 4, non 12).
Dolce: rosegota.
Vino: naturalmente prosecco di Bellenda.
A fine cena una sorpresa per Nicolò: proiezione del film “23 anni in Chad”, attore protagonista Nicolò (ieri notte sono rimasto sveglio fino a mezzanotte per montare il filmino con tutte le sue foto qui in Chad).
Tutto questo alla fine di una giornata passata tranquillamente viaggiando su un deserto piatto (delusione: niente dune) con occasionali incontri di piccoli accampamenti tendati abitati da poche famiglie che probabilmente vivono di allevamento e commercio con i grandissimi e stracolmi camion che percorrono questa pista. Unica emozione le insabbiate della nostra guida da cui abbiamo più volte dovuto tirarlo fuori o spingendo a mano o tirandolo con i nostri mezzi. A proposito, sapete l’ultima “tortura” che da oggi ha pensato di infliggere alla povera Toyota? Ricordate che non partiva? Bene, ora ogni volta che gli si spegne il motore: scende, apre il cofano e butta benzina sul filtro di aspirazione dell’aria e poi mette in moto. Una esplosione, un gran fumo nero e fino ad adesso il povero motore diesel è partito. Prima o poi prenderà fuoco. A me basta arrivare a N’Djamena.