Gli ultimi 500 km sono i più difficili da percorrere. Se a questo aggiungiamo che questa strada l’abbiamo già fatta un mese fa andando in Chad, si perde anche il fascino della scoperta. C’è però qualche cosa di diverso. Oggi è domenica e qui molti paesi hanno una chiesetta, a volte di mattoni altre di legno. È bellissimo intravederle piene di persone vestite a festa. Ho provato un paio di volte a fermarmi per scattare qualche foto, ma ai primi cigolii dei freni le persone si giravano e quindi decidevo di proseguire per non violare la loro privacy. Peccato, per la stessa ragione ho spesso perso delle scene bellissime. Come le persone che si lavano nelle pozze dei ruscelli. Donne, uomini ma sopratutto bambini che, immersi in acqua, lavano allo stesso tempo anche i loro vestiti.
Alle 14:30 arriviamo al nostro Hotel. Facciamo gli ultimi controlli ai mezzi. Gianpi cambia il filtro del gasolio e poi tutti a lavarsi.
Dimenticavo: oggi l’aria condizionata di Giuditta ha ricominciato a funzionare … misteri africani. Penso sia perchè faceva meno caldo. Domani in ogni caso la farò controllare. Negli umidi “Conghi” non potrei rimanere senza.