Eccolo Fredy, lo Chef Immigration Luozi/Congo Democratique come ha orgogliosamente scritto sul biglietto con tutti i suoi riferimenti (quello tra me e Gianpi):
Oggi ha fatto tutto il viaggio con noi, assieme al suo aiutante. E’ stato impagabile: ai posti di blocco passavamo senza neanche fermarci; gli abbiamo dato i soldi ed è andato a pagare il pedaggio della strada; arrivati a Matadi si è fatto in quattro per convincere l’Ambasciata Angolana a rilasciarci i visti in giornata (purtroppo senza riuscirci) ed in fine ci ha trovato una sistemazione per i mezzi nel parcheggio di un Hotel.
Grande Fredy (se passate di qua e avete problemi lui è l’uomo giusto).
Ma torniamo a questa mattina. Alle 6 siamo già davanti all’imbarco della chiatta, non vogliamo rischiare che qualcuno ci passi davanti come ieri. In realtà c’è già un camion ma sembra abbia capito che “tocca a noi”. Resteremo con l’ansia fino alla fine.
Alle 8:15 la chiatta si mette in posizione e sale GoGo
Fa un po’ paura vedere i nostri mezzi su quel mezzo rottame. Speriamo che i motori non si fermino; poco più giù ci sono le rapide.
La chiatta si sposta di lato e sale anche Giuditta; quindi tutte le altre persone che si piazzano in ogni buco rimasto libero
Anche dei cacciatori di gazzelle
La chiatta parte seguendo un tragitto a 45 gradi contro corrente. Con questa tecnica arriveremo, dopo i 3 km di navigazione, perfettamente dall’altra parte della sponda.
Tra noi e Matadi, dove faremo i visti per l’Angola, 220Km di cui 100 di pista abbastanza buona ed il resto asfalto.
In circa 5 ore siamo in vista della città
Sviluppata sulle colline ricorda un po’ Rio de Janeiro … stile africano
La città si affaccia sul fiume Congo
Subito andiamo a sbrigare le partiche, prima della RDC e poi di corsa all’ambasciata dell’Angola. Qui l’ennesima doccia fredda. L’Ambasciatore è andato via da mezzora e quindi dobbiamo tornare il giorno dopo. Nel frattempo ci danno l’elenco dei documenti che vogliono; mai vista una cosa del genere: fotocopie di tutti i visti presenti nel passaporto, versamento della tassa (che ci diranno domani) in banca e poi i soliti moduli.
Il buon Fredy ci fa fare le fotocopie nel suo ufficio e poi ci sistemiamo nel parcheggio di un albergo.
Da domani, subito dopo i visti, dovremo correre ancora di più ma abbiamo avuto notizie di strade asfaltate invece delle piste terribili di sei anni fa che Gianpi ricorda con terrore.
Speriamo bene. Vi faremo sapere !!!
Luca che bello leggere i tuoi diari. Ci rendi partecipi delle tue emozioni con racconti e foto meravigliose e quasi ci sembra di aver viaggiato con te. Che piacere vederti ultimamente nelle foto. Mi sembri un po dimagrito….. mi raccomando 🙂 Grazie per questa testimonianza.
Ciao Antonella, non preoccuparti, ogni tanto stanco si ma dimagrito no. Impossibile con il mio compagno di viaggio 😉