La terra dei Leoni

6:15 aprono i cancelli del Camp e noi siamo già pronti. Non vogliamo perdere l’ultima occasione per rimpinguare il bottino dei nostri avvistamenti. Studiamo un percorso per toccare praticamente tutte le diverse aree del parco con particolare attenzione alle pozze d’acqua dove il giorno prima sono stati avvistati leoni, leopardi e rinoceronti. Alle 8 il primo avvistamento interessante più in termini di rarità che di qualità, una iena. Non faccio neanche in tempo ad estrarre il mio cannone da 400 che già si è persa nel bush. Alle 9 una tartaruga, niente di che ma comunque è difficile da vedere. Giriamo poi a vuoto fino alle 12 quando arriviamo in una zona piena di auto. Chiediamo informazioni e ci spiegano che ci sono 3 leonesse nascoste sotto un ponticello.  Aspettiamo; passano 10 minuti e non si vede niente. Le altre auto decidono di andarsene mentre noi non vogliamo assolutamente perdere forse l’unica occasione di vedere il tanto ambito animale. Decidiamo di mettere Giuditta proprio sopra il ponticello. Passano pochi minuti e da un lato esce all’improvviso una leonessa forse infastidita dalla nostra presenza. Ci guarda; sarà a 5 metri da noi. Le scarico una serie di primi piani da paura prima di dire a Francesca di chiudere il finestrino. Escono anche le altre due giovani leonesse e decidono di andarsene. Una esperienza indimenticabile.
La giornata era pienamente ripagata; incontreremo poi altri leoni, anche un maschio, ed altri animali interessanti ma niente al confronto.
Alle 19:20 rientriamo nel Camp, giusto 10 minuti prima della chiusura.
Qui facciamo conoscenza con i nostri vicini di piazzola, Mario e Caren e i loro due figli. Sono di Pretoria ed appena arriviamo subito ci accolgono in modo gentile e cordiale. Trascorreremo la serata allegramente insieme passando da una soppressa alla carne di Kudu affumicata, da un vino Sud Africano alla torta alla nutella del Mulino bianco.

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