Ragazzi è stata dura ma siamo fuori.
Ecco la foto della squadra che si è mobilitata per aiutarci, GRANDE BOTSWANA.
Ma cominciamo dal principio.
Prima di sprofondare nel Pan, come vi abbiamo raccontato, siamo passati per Chapman’s Baobab. Eccolo qui in tutta la sua maestosità
Poi Edo ha avuto la malsana idea di suggerire di andare a vedere Gabasadi Island (che per altro, qui, nessuno conosce). E questo è il risultato.
Dopo aver scavato fino al tramonto decidiamo di andare a dormire anche perché gli attesi soccorsi non arrivano.
Il giorno dopo Edo, per rimediare, prova a tirare fuori Giuditta con tutte le sue forze.
Ma niente da fare, neanche col trattore riusciamo a smuovere il bestione.
Per non passare un’altra notte soli, in mezzo al Pan, inclinati di 20 gradi, decidiamo di accettare l’offerta di andare a dormire al Lodge.
Questo:
Tenda super lusso (avete notato il bagno), cena e colazione … tutto gratis. Come si dice “gli abbiamo fatto peccato”.
Il giorno dopo è arrivato un Man 4×4 militare che, con l’aiuto dei baldi scavatori, alla fine ci ha tirato fuori.
Ora siamo al Planet Baobab Camp dove dovevamo dormire tre giorni fa e indovinate un po’: camera gratis per i due poveri Italiani.
Ragazzi, infangarsi non è poi così male.
Luca, Luca! Do you always want to start a trip by getting yourself stuck in the mud? I suppose the Baobabs were not close enough to winch Giuditta out…!? Like we did at Topshell storage in Stellenbosch, last year.
Hope everything will go well from now!
Good luck! Andre.
Ciao Ragazzi,
ho avuto purtroppo lo stesso problema nel 2012 sulla Skeleton Coast in Namibia, ed e un brutto ricordo, abbiamo fatto un sacco di fatica con il rischio che l’alta marea arrivasse prima di far uscire il Toyota.
Vi auguro un Buon viaggio.
Eros