Dopo il bellissimo campo di ieri lo sapevamo che dovevamo “pagarla”.
50 km di ansia. Questa volta non c’erano solo buche, rocce e sabbia molle ma anche passaggi strettissimi tra rami bassissimi.
La maggior parte li tirava giù Giuditta di cattiveria. Quando ci sembravano troppo grossi, interveniva Alberto armato di sega.
Abbiamo disboscato la pista lungo il Cunene.
Alla fine contiamo i danni:
- ammortizzatore posteriore destro, saltato
- perno di fissaggio pistoncino freno a mano ruota posteriore sinistra, perso
- copertura condizionatore cellula, rotta
- 2 fanalini di sagoma, persi
- un dito di Alberto, tagliato
Poteva andare peggio … potevamo non riuscire ad uscire da quella pista non certo da camion.
Il paesaggio era bellissimo ma non ce lo siamo neanche goduti
Usciti dall’infermo, per ringraziare la fortuna, regaliamo un pallone ai ragazzi di un villaggio
Da domani finalmente un po’ di brutto, sporco, vecchio ASFALTO.