No Rhino

Sette e trenta colazione con la compagnia di vari uccelli: picchi, hornbills,Cape Glossy Starling, Guineafowl e Dongo. Poi partiamo per il primo safari alla ricerca dei rinoceronti. Passeremo tra branchi di zebre, gnu, struzzi, facoceri, impala, stinbock … ma delle bestie neanche l’ombra. Ci spiegheranno più tardi che con il freddo è difficile vederli.Proseguiamo quindi per Khubu Island, gli ultimi 45 km sono di fuori pista. Prima di inoltrarci nello sterrato ci fermiamo a “fare legna”. In una buffa capanna troviamo un gruppo di ragazzi mezzi rasta che ci vendono della bella legna di Mopane. Come al solito, Ciro scherza con loro e trascina tutti in varie foto di gruppo.

Riprendiamo la strada; questa volta, a differenza di aprile, decidiamo di passare per il Pan, sperando di non sprofondare nel fango. La pista è bellissima e ce la godiamo tutta. Arriviamo quindi prima del previsto a destinazione. Posizioniamo i mezzi a cerchio in una bellissima piazzola sotto i baobab. Unico difetto: i servizi. A dieci metri dalla piazzola una poco accogliente cabina di metallo di un metro di diametro con porta sfondata accoglie una maleodorante tazza, neanche provvista di sciacquone: la faremo tra i baobab. Sistemati i tavoli prepariamo un sontuoso aperitivo: birra, misto salato, patatine, formaggio, fagioli … 

Cena salutista a base di verdure. Chiudiamo la serata attorno ad un bellissimo fuoco, sotto stelle cadenti e un giusto sottofondo musicale.

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