Diciamolo subito: è stata un po’ una delusione. Tutto super turistico, della township popolosa e pericolosa neanche l’ombra. Ecco una vista dall’alto di un tipico quartiere di Soweto:
Abbiamo visitato il museo intitolato alla memoria del giovanissimo Hector Pieterson ucciso dalla polizia durante gli scontri della manifestazione del ’76. La foto del suo corpo portato da un ragazzo con la sorella disperata al suo fianco aveva allora fatto il giro del mondo come oggi altre tristissime foto di bambini vittime delle molte guerre.
Non poteva mancare la visita alla casa di Mandela che ha vissuto per molti anni a Soweto.
Forse uno dei luoghi più strani che abbiamo visto è stato il Credo Mutwa Cultural Village. Una specie di ricostruzione dei villaggi delle popolazioni africane con un misto di arte mistica realizzato da questo Credo Mutwa, poeta, scrittore, scultore addirittura considerato dai locali una divinità Zulu.
Guardate questo quadro del 1979. La guida ha sostenuto che viene rappresentato, con largo anticipo, l’abbattimento delle torri gemelli a New York.
Rientrando ci siamo fermati alle Orlando Towers. Due ex torri di raffreddamento ora trasformate un po’ in opere d’arte e un po’ in parco divertimenti con tanto di Bungee.
Domani arrivano Ciro, Stefano e Anna. A quel punto saremo al completo e domenica mattina si potrà partire: destinazione Mozambico.