Era il viaggio perfetto. Dopo le ultime modifiche Giuditta si era comportata in modo impeccable. Eravamo arrivati all’ultima tappa e non restava che pulire Giuditta per il suo ricovero al Jungle Junction di Nairobi e proprio questo è risultato fatale. Giuditta non si è rotta e così si è rotto Stefano. È rovinosamente caduto dopo che, con il suo solito slancio propositivo, si era arrampicato su Giuditta per pulirne il tetto.
Caduto da tre metri sul suo piede sinistro che non ha retto. Risultato: rottura del perone e uscita della tibia. Tanto per gradire una piccola frattura anche al polso.
E continuiamo a dirci che è andata bene: nessun colpo ne a testa ne a schiena, è successo vicino ad ospedali di buon livello, nessun coinvolgimento ne dei grossi vasi ne dei nervi. Insomma: una fortuna, come si suol dire in questi casi per tirarsi un po’ su il morale.
Operato in serata al Nairobi Hospital da un competente ortopedico che in prima istanza ha pulito bene, rimesso in asse tibia e perone fissandoli con delle graffe e sistemato il gomito. Quindi questa mattina tomografia per mappare bene la situazione e domenica mattina operazione di ricostruzione. Tutto secondo protocollo confermato anche da primari italiani.
Qualche giorno di recupero e si torna a casa.
Questa notte gli altri partono. Rimarremo qui io e Stefano a “goderci l’Africa”.