Il grande rientro

Questa mattina non l’avremmo mai detto.

Alle 7:30 sono da Stefano a portargli la colazione. Poi mi fiondo agli uffici Qatar (che hanno cambiato location ma non l’hanno segnato sul sito) per convincerli a caricare il ferito Stefano. Quelli dell’assicurazione mi dicono che è complicato convincerli ma non ci credo.

Due ore di attesa, moduli, referti, foto per poi sentirsi dire: forse vi autorizziamo per domani … ma domani il volo Qatar per Milano non c’è ca…o … “ah è vero” mi dice la signorina.

Sconsolato torno da Stefano non senza aver sentito Daniela per un aiuto nell’alitare sul collo dell’assicurazione.

Tanto facciamo che alle 13:00 arriva l’ok per il volo. Straca…o mancano 4 ore. Mi fiondo in albergo a fare il checkout intanto in ospedale chiediamo di dimettere Stefano. Quando torno non hanno fatto nulla. L’assicurazione che prima aveva detto che avrebbe organizzato un’ambulanza per andare all’aeroporto mi dice che non ce la fa più. Blocco un taxi che sta più di due ore ad aspettarci con tutte le nostre valige caricate (speriamo di ritrovarlo). Incomincio a rompere a destra e manca per le dimissioni (mi riesce bene) vado a pagare il conguaglio (in realtà mi dovevano loro dare soldi indietro).

A due ore dal volo siamo ancora in ospedale ad aspettare i farmaci per la terapia. Alla fine raggiungiamo il taxi e per fortuna non c’è tanto traffico. Quando arriviamo non c’è la carrozzella. Continuo a rompere e alla fine salta fuori.

A pochi minuti dalla chiusura del volo siamo al Gate. Non ci posso credere PARTIAMOOOO.

Stefano dice “A noi Argon ci fa una pippa”.

Voliamo con il lusso business di Qatar.

Scrivo al

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