Lago di Afdera

Prima il mercato degli Afar di Aysaita. Ci avevano descritto un popolo diffidente e irascibile ed invece è stato come sempre: i bimbi che ci venivano incontro sorridenti ed i grandi che ogni tanto si facevano fotografare senza problemi ed ogni tanto no. Le merci più o meno sempre le stesse.

Poi ci siamo sparati i 240km fino al Lago Afdera.

Lungo il viaggio alcune soste interessanti organizzate dalla nostra guida Luca Lupi.

Grandi massi di ossidiana lavica di cui abbiamo potuto prendere alcuni pezzi per ricordo.

Le tombe degli Afar con le loro caratteristiche colonne di massi cilindriche.

Fino al lago salato a più di 100 metri sotto al livello del mare e a 45 gradi di temperatura.

Camp in una delle 300 sorgenti di acqua calda dolce che sgorga a più di 40 gradi.

Bagno nel lago d’obbligo. È salato come il Mar Morto e si galleggia anche se non si vuole. Poi risciacquata nella pozza di sorgente dolce caldissima.

La pressione scende e la voglia di montare il campo non c’è più. Per fortuna non tocca a noi preparare la cena.

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