Chi si accontenta gode

Eravamo partiti così scettici che quando finalmente abbiamo incominciato a trovare un po’ di dune da superare ci siamo pure divertiti. Certo niente a che vedere con i deserti libici ma insomma, dopo anni di astinenza ce la siamo fatta bastare. Sgonfiate per bene le gomme ce la siamo cavata egregiamente anche nei punti di sabbia più molle.

Lungo il percorso una bella distesa di tronchi fossili, alcune iscrizioni rupestri scolpite sulle rocce di un montarozzo sperduto in mezzo al deserto e una bella oasi abbandonata con tanto di capanne, pozzi e palme.

Campo su un panoramica altura di sabbia e roccia. Il posto bellissimo, peccato per il vento che ci ha martoriato tutto il tempo facendoci mangiare tutto cibo spolverato di sabbia. Dura sarà dormire per chi è in tenda, a noi ci salva Giuditta.

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