Meroe

Appena svegli saliamo su una duna vicina per vedere, anche se da lontano, le famose piramidi di Meroe (lato nord). Rimaniamo un po delusi; il vento alza un pulviscolo di sabbia che rovina la vista. Decidiamo quindi di andare prima a visitare il mercato di Kabushiya. Esperienza bellissima. Persone gentilissime scherzano con noi facendosi fare le foto. Una signora che sarà stata alta un metro e novanta viene da me e mi prende a braccetto facendo vedere alle amiche che esistono anche uomini più alti di lei. Ci facciamo un selfie ridendo con tutte le persone attorno. Anche Francesca è contesa per le foto. Alla faccia di chi ci aveva preannunciato un Sudan mussulmano integralista.

Facciamo poi il giro dei bar ad assaggiare tè e caffè al cardamomo ed allo zenzero. Buonissimi, siamo un po’ più dubbiosi per l’igiene ma contiamo sul fatto che erano bollenti.

Quindi torniamo alle piramidi. Per fortuna il vento è calato ed ora le torri svettano dalla sabbia su un cielo azzurro. Ce ne sono ben 44.

Giriamo per più di due ore passando da una all’altra e scattando decine di foto.

Poi andiamo al sito sud, più antico ma decisamente meno affascinante come il vicino tempio del Dio Sole.

Interessantissima invece la città reale. Sparsi qua e là in un vastissimo terreno tra le acacie si trovano i resti di palazzi e templi che dovevano essere ricchissimi. Colonne, scalinate, statue, vasche termali. Dovunque sparsi sul terreno cocci di antichi vasi di terracotta.

Alle 14:00 siamo stanchi morti e decidiamo di mangiare un boccone prima di raggiungere il campo tendato vista piramidi che ci accoglierà per l’ultima notte di questo giro del Sudan. Ci siamo concessi un lusso per far riposare meglio chi domani sera rientrerà in Italia.

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