MUSCAT

Quando si viene a Muscat non si può non fare visita alla Grande Moschea del Sultano Qaboos. Al suo interno un luccicante lampadario interamente costituito da cristalli Swarovski dal peso totale di oltre 10 tonnellate, un tappeto di seta intrecciato da 600 donne iraniane in un unico pezzo e che è stato, per qualche tempo, il tappeto più grande del mondo e le pareti ricoperte interamente di marmo bianco di Carrara. Difficile selezionare le foto da pubblicare.

Poi è toccato alla Royal Opera House. Molto simile alla moschea come architettura esterna, maestosa all’interno.

Dopo due palazzi decidiamo di vedere un po’ di bellezze naturali.

Solo passando davanti al Palazzo Reale Al Alam scattiamo una foto al volo (esteticamente non certo all’altezza degli altri due).

Un piccolo problema tecnico al freno motore di Giuditta ci costringe a sospendere le attività da turisti ed a spostarci nella zona industriale alla ricerca di un meccanico da camion. Lo trovo ma dice che bisogna smontare per capire il problema. Io però il tempo non ce l’ho e quindi rientro in albergo e con varie abbondati spruzzate di WD-40 risolvo il problema (o almeno sembra risolto).

Le note tristi: questa mattina è partita Anna e questa notte partirà anche Francesca. Io e Fulvio rimarremo nuovamente soli per il rientro a Dubai dove sistemeremo e parcheggeremo i mezzi in attesa della prossima avventura … ci aspetta l’Iran.

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