Oggi finisce il nostro viaggio in Oman ma prima voglio presentarvi un uomo: il Sultano Qaboos. È lui che solo 49 anni fa ha rivoluzionato il paese. Scuole, ospedali, infrastrutture; in una sola generazione ha trasformato questo paese in un gioiello di moderna organizzazione con un occhio attento alle tradizioni. Un monarca certo, ma come si dice in questi casi “illuminato”. Che sia una soluzione anche per noi?
Tornando al viaggio, verso le 13:00 arriviamo alla frontiera. Uscire dall’Oman un gioco da ragazzi. Entrare negli Emirati altrettanto, se non fosse che anche questa volta il diavolo ci ha messo lo zampino. Il doganiere che controlla il mio Carnet de Passages si accorge che nel numero di telaio è stato riportato un “1” in più. Errore dell’ACI italiana. Che fare? Dopo un po’ di consultazioni decide che devo firmare una lettera con cui mi prendo ogni responsabilità per questo errore. Qui iniziano le comiche. Il doganiere mi accompagna da un impiegato indiano a cui ordina di scrivere questa lettera. Io resto fuori dall’ufficio. Dopo un quarto d’ora incomincio a spazientirmi. Guardo dentro e vedo che questo indiano continua a scrivere e a cancellare. Dopo mezzora sul foglio ci sono solo poche righe. Dopo un’ora mi stufo entro e gli dico che gli detto io la lettera. In due minuti chiudiamo la questione e così posso ripartire. Con le dogana degli Emirati non sono proprio fortunato.
Arriviamo a Dubai alle 17:00 e ci sistemiamo in albergo a due passi dal Mall of the Emirates, il famoso centro commerciale che ha al suo interno anche una pista da sci artificiale.
Una delle tante follie di questa città. Da domani iniziano i lavori per risistemare e parcheggiare i mezzi.